Oggi vogliamo raccontarvi l’esperienza di The Lab Collettivo Contemporaneo, un’associazione che si occupa di danza contemporanea e promozione dell’inclusione sociale attraverso eventi ed iniziative rivolte a bambin* e ragazz* autistici.
Le loro attività, così importanti in ottica sociale, hanno subito alcuni rallentamenti in seguito all’emergenza Covid. Vedendosi prima ogni giorno per svolgere le consuete prove ed allenamenti, e improvvisamente ritrovarsi a non potersi più incontrare, non avendo più uno spazio condiviso adeguato per poter allenarsi e ballare, è stato per l’associazione e per i suoi associati qualcosa di devastante. The Lab ha proseguito le proprie attività tramite lezioni online, come molte altre associazioni di volontariato, ma frequentare lezioni di danza “in smart working” ha significato muoversi in spazi minuscoli (della casa), con conseguenze spesso claustrofobiche, in particolare per le categorie più fragili.
In seguito, con le progressive riaperture, l’associazione si è adeguata alla nuova situazione, anche se per il proprio settore non è stato facile capire cosa si sarebbe potuto fare o meno. In più, è intervenuto l’obbligo di indossare le mascherine anche durante le performance, che per una questione anche soltanto respiratoria non è stato piacevole, ma i volontari sono stati stoici nel rispetto delle normative per tutelare sé stessi e coloro che li circondano.
Sebbene nei mesi di chiusura le iniziative rivolte al pubblico di The Lab non si sono potute realizzare, i membri dell’associazione hanno continuato ad organizzare i propri allenamenti, utilizzando il tempo di blocco per riprogettare tutti gli eventi, i progetti bloccati e rimasti in sospeso, e soprattutto crearne di nuovi. L’incertezza del settore è sempre alle porte, ma The Lab Collettivo Contemporaneo non si arrende: nonostante il periodo di difficoltà, hanno organizzato con successo l’evento benefico “R.umore Bianco” nel mese di giugno 2021 presso il Teatro Comunale di Monfalcone, una raccolta fondi i cui proventi sono stati destinati all’associazione “Voi come Noi Aps”, che si occupa di autismo. Durante l’evento, oltre al consueto evento di danza con l’esibizione di coreografie a tema, si è svolta una mostra multidisciplinare in cui giovan* artist* locali hanno portato le loro opere su diversità, inclusione e disabilità. Per il futuro immediato e più prossimo l’associazione ha inoltre in cantiere un festival di danza contemporanea che si svolgerà quest’estate a Marano Lagunare.
Abbiamo avuto modo di confrontarci con Vanessa Gregorin, volontaria e collaboratrice di The Lab, chiedendole di raccontarci le sue esperienze di volontariato all’interno dell’associazione di cui fa parte. Ci ha raccontato di come siano ormai diventati una famiglia: gli associati si aiutano e sostengono a vicenda, sapendo che fanno volontariato perchè credono nella propria realtà e nella possibilità di aiutare gli altri con le loro iniziative. L’esperienza più impattante in senso positivo sono state sicuramente quella di incontrare adolescenti delle scuole superiori per raccontare il proprio progetto socio-culturale R.umore Bianco e i laboratori di teatro danza con bambin* presentanti Disturbi dello Spettro Autistico. Ci ha spiegato che mettersi a disposizione, offrire un laboratorio che permetta loro di scoprire nuove forme di comunicazione e socializzazione attraverso i linguaggi della danza e del teatro è stato sicuramente emozionante e stimolante.
La danza è un linguaggio universale, un mezzo di comunicazione che si può estendere e far parte di tutti gli ambiti della nostra vita sociale. Non è qualcosa che rimane circoscritto al suo ambito, proprio come il volontariato: un’esperienza che arricchisce non solo te stesso ma anche gli altri. Percepisci di agire per le tue passioni, per il bene comune, con il tuo cuore e la tua anima.